pasotti, giorgio
Italia/Donatella Botti/2006
Abstract: . - Fabio (Giorgio Pasotti), è un giovane educatore che lavora con passione e dedizione nel percorso di reinserimento dei detenuti nella società. Fronteggia ogni giorno, con le sue belle maniere, i volti segnati e gli scatti d´ira dei detenuti che vanno a colloquio da lui e si impegna per far loro trovare la strada giusta, che conduca a un permesso o a uno sconto di pena. Un giorno, un collega gli affida il caso di un detenuto appena trasferito da un altro penitenziario: Luigi Sparti, ...; [Read more...]
. - Fabio (Giorgio Pasotti), è un giovane educatore che lavora con passione e dedizione nel percorso di reinserimento dei detenuti nella società. Fronteggia ogni giorno, con le sue belle maniere, i volti segnati e gli scatti d´ira dei detenuti che vanno a colloquio da lui e si impegna per far loro trovare la strada giusta, che conduca a un permesso o a uno sconto di pena. Un giorno, un collega gli affida il caso di un detenuto appena trasferito da un altro penitenziario: Luigi Sparti, assassino, dietro le sbarre da ventanni. Quello che né il collega né il carcerato sanno è che Sparti (Colangeli) è il padre di Fabio (Pasotti), sparito da decenni nel nulla per scontare la pena, mentre la sua famiglia, fuori, si ritrovava ugualmente condannata a una vita segnata dal suo gesto. Nonostante la sorella Cristina si opponga all´idea di cercare il contatto con quell´uomo, Fabio vuole un padre, per colmare il vuoto del passato ora che si affaccia sulla soglia di una vita adulta e Sparti desidera un figlio, perché questo è il suo modo di immaginare un futuro. Quello che si chiedono a vicenda supera apparentemente le loro forze, perché il vecchio non è un modello d´uomo ma un amaro prodotto del carcere, e il figlio non è pronto ad accettarlo. Però nel momento in cui ci proveranno avranno già vinto, anche se quell´aria salata, che si respira in testa e in coda, suggerisce una circolarità di contenuto che non lascia scampo.