avati pupi
Roma: 01 Distribution, 2006
Abstract: Primi anni del secondo dopoguerra. Rimasta vedova il giorno seguente al matrimonio, e in difficoltà economiche, Liliana è costretta ad abbandonare Bologna insieme al figlio Nino, ladro per istinto che non esita a sfruttare la madre ancora piacente per sopravvivere. La vedova ha scritto a suo cognato Giordano per chiedergli implicitamente aiuto: Giordano le risponde, manifestando tra le righe la sua infatuazione verso di lei, che risale alla sua adolescenza, prima del matrimonio col fra ...; [Read more...]
Primi anni del secondo dopoguerra. Rimasta vedova il giorno seguente al matrimonio, e in difficoltà economiche, Liliana è costretta ad abbandonare Bologna insieme al figlio Nino, ladro per istinto che non esita a sfruttare la madre ancora piacente per sopravvivere. La vedova ha scritto a suo cognato Giordano per chiedergli implicitamente aiuto: Giordano le risponde, manifestando tra le righe la sua infatuazione verso di lei, che risale alla sua adolescenza, prima del matrimonio col fratello.
Nino, che si fa passare per avvocato, è stato scoperto a rubare l'argenteria della sua promessa fidanzata: pensa quindi di approfittare dell'insperata occasione per cambiare aria, non prima di aver rubato un'auto, con annessi bagagli, di una famiglia che lo aveva assunto come autista. Nino convince la madre, inizialmente riluttante, a recarsi in Puglia dove c'è lo zio mai conosciuto che possiede qualche avere e in questi anni è stato a lungo ricoverato in manicomio.
Liliana e Nino vengono accolti con entusiasmo nella masseria dal fragile Giordano che aiuta i contadini del luogo disinnescando gli ordigni inesplosi che la guerra ha lasciato nei campi, gente che conta sul suo aiuto, lui pensa, perché in caso di una esplosione, morirebbe un uomo mezzo matto e rimasto solo.